S. Michele Arcangelo dà il nome alla parrocchia di Longi ed è stato sempre ubicato nella chiesa Madre.
Dall’analisi formale emergono tutti gli aspetti stilistici dell’arte del ‘600:
dalla torsione del busto, al movimento delle braccia e delle gambe poggiate su nuvole rosate animate da cherubini
ma sopratutto, dal corpo della statua imperniato su un asse inclinato in avanti. L’opera realizzata in legno intagliato, stuccato e dorato, conserva ancora, alcuni degli elementi simbolici della iconografia e storiografia religiosa del Santo quali: lo scudo che regge col braccio sinistro e la spada con la mano destra alzata nel momento di virare il colpo per uccidere il serpente, rappresentante il demonio, che qui non appare, come pure una bilancia per separare le anime.
Le decorazioni effettuate con fogli d’oro e soggetti floreali sulle vesti, sullo scudo e sui calzari,
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